Musicians' Home foundation

Nei primi anni 2000, in coerenza con un generale ripensamento delle funzioni ed attività delle fondazioni, apparve evidente l’utilità di concentrare nella Fondazione Giuseppe Verdi le attività di raccolta e gestione dei mezzi finanziari conferendo ad un nuovo ente, quale braccio operativo della Fondazione Giuseppe Verdi, le attività di ospitalità dei musicisti nell’edificio storico di piazza Buonarroti, conferito da Giuseppe Verdi alla omonima Fondazione da lui costituita nel 1899.

Il progetto prese corpo nel giugno 2007 con la costituzione della fondazione “Casa dei Musicisti”, con lo scopo esclusivo – senza fini di lucro – di ospitare i musicisti secondo le norme statutarie e regolamentari della Fondazione Giuseppe Verdi.

La fondazione “Casa dei Musicisti”, riconosciuta con decreto n. 10569 del Presidente della Regione Lombardia nel settembre 2007, e iscritta nel registro delle Persone Giuridiche Private al n. 2262, ha ricevuto nel dicembre 2007 dalla Fondazione Giuseppe Verdi il conferimento delle attività socio-assistenziali con i mezzi operativi e patrimoniali per svolgere tale attività, i primi mediante utilizzo in comodato dell’immobile istituzionale di piazza Buonarroti 29, trasferimento degli arredi ed attrezzature relative all’attività socio-assistenziale e del personale addetto e subentro nei rapporti contrattuali, e i secondi mediante erogazione di contributi finanziari destinati a coprirne gli eventuali disavanzi, anche mediante cessione per dieci anni del diritto di usufrutto su parte del patrimonio immobiliare della Fondazione Giuseppe Verdi, incassando così direttamente i relativi canoni di locazione.

Dal 1° gennaio 2008 la fondazione “Casa dei Musicisti” è pienamente operativa e la Fondazione Giuseppe Verdi, che ne nomina gli amministratori fra i membri del suo consiglio di amministrazione (con l’eventuale aggiunta del suo segretario generale), può concentrarsi nelle fondamentale attività di raccolta e gestione dei mezzi finanziari necessari a svolgere le attività volute da Giuseppe Verdi.